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Le challenge digitali, un fenomeno sociale

Immagine del redattore: Giusy PillaGiusy Pilla

Il significato del termine Challenge è quello di sfidare qualcuno in ambito digitale.

Attraverso le sfide si vuole dimostrare a se stessi e agli altri di possedere coraggio, di essere indomiti davanti a situazioni complicate se non addirittura estreme, tutto questo, per avere la visibilità espressa dal consenso dei like che consegna gli sfidanti all’altare della popolarità e del successo, affrancandoli, di contro,dall’ordinarieta’ e dall’anonimato sociale.

Le sfide vengono video registrate e condivise in rete, i contenuti in brevissimo tempo diventano virali e popolari, il rischio di imitazione previsto dalle sfide è enorme : attraverso l’emulazione, si impressiona il gruppo dei pari, si determina il senso di appartenenza e si potenzia la propria autostima.

L’alto rischio del fattore emulativo, soprattutto tra i bambini e tra gli adolescenti è preoccupante poiché, questi , non sempre percepiscono i potenziali pericoli che si celano dietro alcune di queste sfide però, non tutte sono dannose, c’è ne sono di creative e divertenti oppure a scopo benefico, tuttavia ci sono anche quelle che inducono all’autolesionismo, alla magrezza estrema, fino a quelle in cui si arriva a sfidare la morte. Le Challenge estreme prevedono vere e proprie azioni di coraggio. Recentemente si è sentito parlare di BlackOut Challenge e Hanging Challenge, dove si prevede che il partecipante stringa una cintura intorno al collo in una prova di resistenza, un’affinità con il fenomeno Blue Whale che, attraverso la suggestione, induce i giovani partecipanti a compiere atti di autolesionismo fino ad arrivare al suicidio. I ragazzi, attraverso questi fenomeni hanno modo di confrontarsi, di incitarsi, confrontarsi reciprocamente riuscendo altresì a mantenere la segretezza di queste pratiche nascondendole agli adulti. Durante l’adolescenza i ragazzi avvertono forte la necessità di far parte del gruppo e tendono a pensare che le sfide sono alla portata di tutti.

Per i ragazzi, l’approvazione degli altri è molto importante ma, l’effetto amplificato del web e dei social network può provocare danni poiché alimenta certe condotte che, in alcuni casi, possono creare una dipendenza.

Instagram sembra essere un social molto usato dai ragazzi ma, TikTok, approdato tra il 2019 e il 2020 si è attestato come un fenomeno smisurato, legato ad un meccanismo di sfide.

È importante che gli adulti di riferimento possano fornire gli strumenti necessari per navigare in rete e filtrare i contenuti dannosi. È necessario intervenire attraverso l’educazione digitale, estrinsecabile attraverso la comunicazione fra genitori e figli e la condivisione delle esperienze digitali.

Un’educazione volta ad insegnare ai bambini di pensare autonomamente, con la propria testa, di analizzare criticamente le situazioni contingenti, che siano reali oppure online, educarli al rispetto verso l’altro, all’empatia e al confronto costruttivo.



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