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Attivato il depuratore di Ceri

Lo scorso 28 dicembre è stato messo in funzione il depuratore a servizio della frazione di Ceri, la cui realizzazione ha richiesto un intervento di circa 1 milione di euro e il cui iter di realizzazione ed autorizzazione è iniziato alcuni anni fa e che finalmente giunge oggi alla sua conclusione.

“Oggi abbiamo avviato un’opera attesa da anni che abbiamo fortemente voluto perché in linea con le priorità di salvaguardia dell’ambiente che da sempre sono al centro dell’attività di questa Amministrazione. Quando nel 2016 sono stata nominata per la prima volta Assessore all’Ambiente, il Borgo di Ceri non aveva un depuratore – ha detto il Sindaco di Cerveteri Elena Gubetti – insieme all’allora Sindaco Alessio Pascucci, grazie ad un prezioso lavoro dell’ufficio Ambiente, guidato prima dal Ing. Mauro Nunzi e successivamente dall’arch. Marco di Stefano con il supporto dell’Ufficio Locale Marittimo di Ladispoli guidato in quel momento dal Comandante Strato Cacace abbiamo iniziato a progettare insieme ad Acea Ato2 l’iter che ci avrebbe consentito di dotare un Borgo storico Medievale come Ceri delle sue fognature e del suo sistema di depurazione. Un progetto complesso che ha richiesto interventi importanti e che ha visto prima la realizzazione delle fognature e del collettore, poi, mentre Acea Ato2 realizzava il nuovo depuratore, il posizionamento di un modulo di depurazione provvisorio. Pochi giorni fa, la notizia da parte di Città Metropolitana di Roma Capitale, ente sovracomunale competente in materia di politiche ambientali del rilascio, dopo un lungo iter, dell’autorizzazione allo scarico e la conseguente trasmissione della stessa ad Acea Ato2 con la richiesta della messa in esercizio del nuovo impianto”.

“In questi anni non abbiamo mai smesso di lavorare alla salvaguardia del nostro ambiente perché siamo convinti che avere rispetto del nostro territorio significa avere la cultura della salute pubblica. Tante le battaglie fatte in tema di depurazione delle acque – prosegue il Sindaco Gubetti – in questi anni abbiamo svolto un lavoro capillare e continuo. Tantissime zone della città erano afflitte dalla piaga degli scarichi abusivi e alcune Frazioni avevano depuratori che non funzionavano correttamente o peggio ancora, erano addirittura spenti. Basti pensare a quello di Campo di Mare, lasciato totalmente all’abbandono dalla Società Ostilia e, che abbiamo riammodernato e rimesso in funzione, oppure a quello della Frazione del Sasso che abbiamo potenziato fino al livello massimo di depurazione”.



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