Il vino di Cerveteri sta soffrendo per la crisi prodotta dalla pandemia di Covid-19
La chiusura dei ristoranti ha inferto un duro colpo al comparto enologico. In molti casi la riduzione delle vendite ha toccato il 70%
In calo anche le esportazioni. L’appello di Protopapa (a sinistra nella foto) rivolto ai consumatori per sostenere, in un momento di crisi, le produzioni locali
Nel litorale a sud la chiusura di ristoranti la sera ha dato un duro colpo al comparto enologico. Per molte cantine, presenti soprattutto a Cerveteri, il calo delle vendite supera percentuali inimmaginabili dopo la ripresa avvenuta in estate, quando con il turismo di prossimità si era registrato un aumento che riusciva a tenerle in vita.
“Oggi non è così - riferisce Protopapa di Area Pmi - poiché lo stop dei ristoranti di sera, in particolare a Roma, sta trascinando nel lastrico quelle piccole aziende il cui andamento è legato profondamente alla ristorazione. Abbiamo numeri che sono poco incoraggianti e ci inducono a pensare che se a breve i ristoranti non verranno aperti la sera per molte cantine laziali sarà la fine dell'attività.
In molti casi la riduzione delle vendite si aggira intorno al 70%, determinata anche dal calo dell'esportazioni e - aggiunge Protopapa - dall'assenza dei turisti stranieri che da Civitavecchia sbarcavano in nave per visitare il territorio etrusco e degustarne le eccellenze enogastronomiche. L'appello è rivolto ai consumatori, ed è quello di sostenere il produttore locale, acquistando bontà e qualità, oltre al fatto che si tengono in vita aziende che con la pandemia rischieranno di cancellare sacrifici e sudori”.
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