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CHE FINE HA FATTO LA FONTANA DE FORAFO'?

Aggiornamento: 5 mag 2021

ATTO ISPETTIVO A PALAZZO VALENTINI SU INIZIATIVA DI ORSOMANDO E DE ANGELIS

Riaperta al traffico dopo due anni, la strada provinciale Settevene Palo Nova non è ancora sicura.

Ci sono voluti due anni per riaprirla al traffico, ma i lavori di ripristino della strada provinciale Settevene Palo Nova lasciano molto a desiderare. Non solo. Una volta chiuso il cantiere e inaugurata la nuova arteria in pompa magna alla presenza del sindaco di Cerveteri, Pascucci, le sorprese non sono mancate. Chi sperava di poter ritornare ad ammirare l’antica Fontana de Forafò, un autentico gioiello della memoria e della storia di queste terre, è rimasto basito. La fontana è scomparsa alla vista, nascosta dietro un orribile guardarail che ne impedisce, tra l’altro, la piena fruizione. Eppure, sarebbe bastato prevedere qualche intelligente modifica strutturale per evitare di sottrarre alla città una fontana a cui i cittadini tenevano moltissimo.

Ora la questione della Settevene Palo Nuova, grazie all’iniziativa dei consiglieri comunali Aldo De Angelis e Salvatore Orsomando, e a una interrogazione del consigliere provinciale Andrea Volpi, è approdata a Palazzo Valentini, sede della città metropolitana di Roma Capitale.

Nell’atto ispettivo si ricorda che l’evento franoso che nel settembre del 2018 interessò la strada provinciale di collegamento di Cerveteri con Bracciano fu, nello stesso mese, al centro di un esposto dei consiglieri De Angelis e Orsomando alla Città Metropolitana. Le forti piogge avevano provocato una frana.

Grossi massi si erano staccati dal costone sovrastante invadendo la strada e creando non pochi disagi alla popolazione. Veniva tagliato fuori, tra l’altro, il collegamento con l’ospedale Padre Pio di Bracciano.

Esposto rimasto senza risposta. Come è accaduto, nei due anni successivi, anche per ulteriori istanze e solleciti, sempre degli stessi consiglieri, per mettere in sicurezza la strada e ripristinare la viabilità, anche individuando percorsi alternativi.

“I lavori avrebbero dovuto riguardare interventi sia a valle, per evitare alle acque piovane di causare ancora delle frane, sia a monte per impedire alle frane di invadere la carreggiata con la relativa messa in sicurezza del costone e il ripristino del manto stradale”, si legge nella interrogazione di Andrea Volpi.

A distanza di due anni, il 23 dicembre scorso, la strada, come detto, è stata riaperta. Non sono mancate le note trionfalistiche del sindaco e neppure i comunicati stampa dell’ex Provincia a fornire assicurazione sulla qualità dei lavori effettuati. Peccato che, pochi giorni dopo, siano iniziate ad arrivare segnalazioni e proteste dei cittadini. Da ulteriori sopralluoghi è emerso che “lo stato dei luoghi sembra essere stato messo in sicurezza soltanto in modo parziale”, facendo sorgere dubbi sulla tipologia, quantità e qualità dei lavori realizzati.

Da qui l’atto ispettivo presentato a Palazzo Valentini nei confronti dell’Ente che ha competenza sulla Settevene Palo Nuova.

E la Fontana de Forafò? Sparita. Senza motivo. Senza spiegazione.

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