Cifre allarmanti, dati che lasciano spiazzati.
Un’indagine condotta da Ipsos per Save the Children rivela che per il 28% degli adolescenti almeno un compagno di classe ha smesso di frequentare la scuola. Bocciata la didattica a distanza a causa delle difficoltà nella connessione e nella mancanza, in alcuni casi, dei dispositivi essenziali per lo svolgimento delle lezioni da remoto.
I ragazzi si sentono infatti esclusi dalle scelte che li riguardano in materia di apprendimento ai tempi del Covid: sembra quasi che il ministero dell’Istruzione abbia agito autonomamente senza consultare i diretti interessati, cioè coloro che sui banchi passano gran parte della loro giornata. Cresce dunque l’impreparazione, l’approssimazione nell’impartire le lezioni e, non da ultima, cresce il livello di ansia che caratterizza i più giovani. Aumenta infatti chi si reputa nervoso, scoraggiato e sfiduciato.
Insomma un vero quadro a tinte fosche che ha fatto dell’anno 2020 un “anno sprecato” come ha appunto evidenziato l’indagine di cui stiamo parlando. Un’indagine che mira a generare dei ristori anche per il mondo dell’istruzione, suggerimento che speriamo venga accolto dalla politica anche se, nel momento in cui si scrive, ancora non è chiaro lo scenario che verrà a concretizzarsi a livello di maggioranza parlamentare.
Già nel 2019, quindi prima della pandemia, il fenomeno dell’abbandono scolastico era stato rilevante e molti giovani avevano lasciato incompiuto il loro percorso scolastico, dandola vinta a quel senso di sfiducia che pervade assai troppo spesso le nuove generazioni.
Questi i dati. Cosa serve per invertire il trend? Sicuramente un nuovo patto di fiducia tra istituzioni e studenti, un patto che coinvolga questi ultimi in maniera complessiva, facendoli sentire degli attori veri e propri sulla scena nazionale. Può sembrare una utopia ma, a nostro avviso, è davvero ciò che serve per far ripartire il Paese. Perché se cede la scuola, cede la Nazione e muore il futuro.
Occorre dunque darsi una mossa nella speranza che nessun ragazzo sia più tentato di abbandonare gli studi. Studiare rende liberi e ci eleva come esseri umani pensanti.
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