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Immagine del redattoreGiulia Tofani

Cultura, tra social e influencer

La ripartenza dopo il lungo periodo di stasi determinato dalla pandemia.

Le nuove strade della comunicazione per attrarre sempre più pubblico e rilanciare il settore.

Cultura italiana: un destino di declino o di rinascita? Motivo di vanto fin dall’antichità, è uno dei principali motivi per cui tanta gente apprezza il nostro Paese. Oltre ad avere una forte influenza sull’economia e sull’occupazione, il settore culturale contribuisce a migliorare numerosi aspetti dell’ambito sociale, quali il benessere, la salute, l’inclusione e l’istruzione. Com’è risaputo, anche il settore culturale ha subito un grave stop a causa della Pandemia del Covid-19: i settori connessi ad eventi e luoghi fisici, tra cui musei e mostre, risultano i più colpiti dalle misure di distanziamento sociale. Tra le conseguenze del calo delle vendite, non solo molti posti di lavoro a rischio, ma anche la sostenibilità finanziaria dei musei, dei quali il 10% rischia di non aprire più.

È quindi stato necessario escogitare altre vie per rivolgersi al pubblico.

Social Network: Ancora una volta, una delle principali soluzioni è stata rinvenuta nell’utilizzo dei social network, divenuti fondamentali soprattutto per i musei. Notevole il consenso raggiunto dal Museo degli Uffizi, tra i primi ad aver aperto una via di comunicazione con i propri followers tramite una pagina Facebook e poi un account TikTok. Altri importanti musei hanno seguito il suo esempio, dimostrando di sapersi reinventare e di saper portare nel mondo digitale quella grande bellezza di cui l’Italia può vantare. Lo scopo raggiunto? Quello di raccontarsi ad un pubblico giovane e non solo, con una modalità decisamente inaspettata.


Influencer Marketing: L’influencer marketing è una tecnica di comunicazione che sfrutta la notorietà di alcuni personaggi, definiti, appunto, influencer, per promuovere prodotti, beni e servizi. Un metodo in grado di raggiungere un pubblico esteso, ma anche mirato. Il caso emblema di questa strategia di marketing è il servizio fotografico avvenuto la scorsa estate per la rivista Vogue Hong Kong all’interno della Galleria degli Uffizi che ha visto partecipe la giovane influencer Chiara Ferragni. Sebbene le critiche siano state inizialmente numerose, le percentuali hanno tolto ogni dubbio: un aumento del 27% delle visite nei giorni successivi con una partecipazione notevole da parte di giovani visitatori. Una dimostrazione del fatto che con le giuste tecniche e con un linguaggio appropriato, la promozione dei beni culturali può essere rivolta a qualsiasi tipo di pubblico, dai più grandi ai più piccoli.

Visite virtuali: In attesa di poter riprendere a visitare il patrimonio culturale italiano di persona, una soluzione ideata è stata quella di permettere di ammirare le opere tramite visite virtuali. Una novità efficiente e pratica, poiché permette agli utenti di immergersi nella bellezza dell’arte comodamente da casa grazie a uno smartphone, un tablet o un pc. Numerosissimi i musei che hanno scelto questa via: primi tra tutti i Musei Vaticani e Il Duomo di Milano, che offrono differenti audio-percorsi che raccontano la storia di ciascuna opera, e un tour virtuale a 360° tramite foto e video.

Eventi culturali: Tra i paesi più piccoli sono presenti i più grandi sostenitori per la ripartenza: è sempre maggiore l’impegno per promuovere la cultura sul territorio locale. Le soluzioni più quotate sembrano essere l’organizzazione di giornate in grado di dare nuovo slancio e mettere in luce i teatri, le scuole di musica e gli spettacoli all’aperto, senza dimenticare però i piccoli musei e le botteghe dei centri storici. Emblematico è il caso del Palio di Siena, cancellato nel 2020 e programmato per Luglio e Agosto 2021, il quale potrebbe rappresentare un segno di ripartenza per le nostre tradizioni.

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