“Il governo sta preparando un intervento di ampia portata nei prossimi giorni contro il caro energia”, ha riportato il presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, in visita il 9 febbraio a Genova
Il dilemma dell’incremento delle bollette è uno dei più seri nell’ordine del giorno della politica nazionale.
“Il governo sta preparando un intervento di ampia portata nei prossimi giorni contro il caro energia”, stando alle parole del presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, in visita il 9 febbraio a Genova.
Il Movimento 5 Stelle intorno alla questione chiede una soluzione strutturale e pertanto il “numero uno” pentastellato, Giuseppe Conte, fa notare che tutto il comparto produttivo sta soffrendo e si registra un pericolo che graverebbe sia sulla crescita nazionale che sulla ripartenza, la quale si andrebbe dimezzando in assenza di interventi strutturali.
La posizione del segretario del Pd, Enrico Letta: “Intervenire ora, subito”
Intorno al rincaro bollette, su Twitter, si è espresso anche il segretario del Pd, Enrico Letta, il quale ricorda le passate esperienze di crisi che dovrebbero insegnare ad adottare la strategia del tempismo. “Il tempismo è tutto. Lo si è capito-ha twittato Letta-da tante lezioni imparate nelle passate crisi quando gli interventi furono tardivi. Intervenire ora, subito, è fondamentale per evitare che si blocchi la ripresa, chiudano aziende e si indebitino famiglie”.
Il Pd lavora sui seguenti punti: stop agli aumenti per famiglie e imprese, incremento della produzione di gas nazionale e di energia da fonti rinnovabili e supporto a famiglie per ridurre i consumi mediante l’efficientamento energetico.
Per il taglio bollette in arrivo 5-7 miliardi di euro per famiglie e imprese. Alcuni dati sul rincaro
Per il taglio delle bollette sono in arrivo tra i 5 e i 7 miliardi di euro per le famiglie e le imprese.
Ciò è stato esposto al Tg3 dalla sottosegretaria al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Maria Cecilia Guerra.
Dalle parole di quest’ultima, è emerso che nel 2022 sono stati stanziati 5,5 miliardi di euro e si provvederà a raddoppiare questo ammontare.
Nel primo trimestre del 2022 si è verificato, nell’ambito dei servizi di tutela, nonostante gli interventi di natura straordinaria messi in campo dall’esecutivo, un incremento del costo per la famiglia pari a +55% per la bolletta dell’elettricità e un +41,8% per quella del gas rispetto al trimestre precedente.
Questi dati sono stati forniti dal presidente di Arera, Stefano Besseghini, in audizione alla Commissione Parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori.
Il prezzo di riferimento per il cliente tipo per l’energia elettrica è passato da 20,06 centesimi di euro per kWh nel primo trimestre 2021 a 46,03 centesimi di euro per kWh nel primo trimestre 2022, mentre per il gas naturale si passa dai 70,66 centesimi di euro per metro cubo a 137,32 centesimi di euro.
La posizione di Confindustria: “Abbiamo bisogno di interventi strutturali, non congiunturali”
Sul rincaro bollette si è espresso anche il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ospite al Tg1: “Il caro energia è la vera mina sulla strada della ripresa italiana. Secondo le stime degli industriali-ha riportato Bonomi-quest’anno l’industria pagherà una bolletta di 37 miliardi rispetto agli 8 degli anni passati. Da qua-conclude il presidente-si capisce la dimensione del fenomeno; noi abbiamo bisogno di interventi che non possono più essere interventi congiunturali. Abbiamo bisogno di interventi strutturali”.
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