Il femminicidio si è consumato dopo che la donna è stata picchiata violentemente dal compagno. A lanciare l’allarme hanno provveduto alcuni testimoni che hanno assistito ad una parte dell’atto violento avvenuto in casa. L’uomo, fermato e bloccato, ha confessato di aver ucciso la compagna.
Giornata di cronaca nera a Roma, zona Marconi, dove si è consumato un femminicidio.
Una donna di 43 anni di origini colombiane è stata uccisa con una coltellata dopo essere stata picchiata violentemente dal compagno, un connazionale di 68 anni.
Sia l’aggressore sia la vittima erano badanti.
L’omicidio è avvenuto intorno alle 13:45 di ieri, 29 luglio, al quinto piano di una palazzina in Via Federico Guarducci.
A lanciare l’allarme sono stati alcuni residenti del quartiere che hanno assistito soltanto ad una parte dell’atto criminoso consumatosi nell’abitazione dei due, ossia a quel momento in cui la donna ha provato a scappare sul balcone prima di venir afferrata e accoltellata proprio dal 68enne.
I residenti hanno dichiarato alla Polizia di aver sentito la vittima urlare e poi di averla vista uscire sul suo balcone sporca di sangue.
Sul luogo del delitto è prontamente intervenuta la Polizia di Stato del Commissariato di San Paolo che ha tempestivamente fermato e arrestato l’uomo. A.G., queste le inziali dell’uomo, avrebbe iniziato a picchiare M.V.M.L., queste invece le iniziali della vittima, dopo una discussione i cui motivi sono ancora da comprendere.
La donna, fuggita sul balcone, sarebbe stata afferrata per i capelli e le braccia e successivamente fatta rientrare nell’abitazione, nel quale, dopo essere stata ancora una volta picchiata, è stata accoltellata al ventre con un coltello da cucina.
Nel momento dell’arresto il 68enne colombiano ha immediatamente confessato di aver ucciso la compagna.
Per lui l’accusa è di omicidio.
Il corpo della vittima è a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Comentarios