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Sostenibilità e Solidarietà, due facce della stessa medaglia

Spesso ci riferiamo al concetto di sostenibilità associandolo necessariamente al campo strettamente economico, specialmente ora che stiamo attraversando una fase di forte difficoltà dal punto di vista energetico, e il concetto di sostenibilità ambientale ha ritrovato finalmente il suo spazio. Se si considera soltanto questo punto di vista, tuttavia, si rischia di etichettare e di inquadrare le politiche al riguardo in maniera molto limitata, senza avere una visione generale del progetto e cadendo nella trappola delle “logiche da silos”, impostando politiche economiche che sono basate su approcci lineari ed a breve termine, quindi alla lunga fallimentari.

Il concetto di sostenibilità, infatti, è un concetto molto più ampio, derivante anche e soprattutto dal programma lanciato nel settembre 2015 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Questo programma spinge su 17 obiettivi principali (Sustainable Development Goals, o semplicemente SDGs) che hanno come oggetto, oltre che l’implementazione dello sviluppo sostenibile, anche una profonda trasformazione economica e sociale. Sviluppo economico/ambientale ed inclusione sociale devono essere considerati due facce della stessa medaglia. L’uno deve comunicare con l’altro per generare sempre nuove sfide, che sono connesse con l’obiettivo di un progresso socio-economico sostenibile nella sua accezione più ampia.

Ergontech ha sempre creduto che un processo di trasformazione del tessuto economico e sociale debba essere affrontato dal suo livello più basale, quello che tocca le corde più intime dell’essere umano, per poi agire concretamente nei livelli più superficiali, che impattano il nostro quotidiano e il nostro stile di vita. Questo si traduce nell’andare ad agire e quindi declinare il concetto di sostenibilità in tutti i rami della comunità. Sostenibilità sociale significa assicurare un’equa distribuzione delle condizioni di benessere umano, puntando alla qualità della vita, alla sicurezza e ai servizi per i cittadini. Ne consegue che rappresenta un tema fondamentale nella riuscita degli obiettivi prefissati a livello europeo e globale. Soltanto andando a mutare profondamente il tessuto sociale nelle sue abitudini, indirizzando i valori e le azioni della comunità si potrà in un certo senso agire ad un livello più superficiale e andare ad ottimizzare questi sforzi con una direzione univoca, come una vera e propria comunità consapevole.


Nella foto, il direttore generale di Ergontech Salvatore Micoli e il Direttore Amministrativo, Federico Moffa

Per questo motivo, lo scorso 8 febbraio Ergontech ha deciso di abbracciare appieno il suo impegno sociale e si è unita al gruppo di imprenditori che hanno partecipato ad un’iniziativa importantissima per la città di Colleferro. Le aziende aderenti hanno donato un’utilitaria all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus Aps, una Toyota Yaris Easy, modello ibrido. Questa sarà messa a disposizione dei volontari dell’associazione per gli spostamenti dei non vedenti che non hanno la possibilità di fare affidamento sull’aiuto della loro famiglia o di amici o in generale per tutte quelle attività dell’associazione che richiedono di spostarsi in auto. L’iniziativa è stata resa possibile grazie al Patrocinio del Comune di Colleferro, in particolar modo all’Assessorato ai Servizi Sociali, ma soprattutto grazie alla mediazione della società benefit PMG Italia. Quest’ultima è stata fondamentale nel convogliare gli interessi degli imprenditori con quelli delle istituzioni, facendo sì che il progetto prendesse vita. Da anni infatti, la società si occupa di organizzare e sviluppare progetti di sostenibilità per enti pubblici e locali, imprese ed istituzioni, andando a coniugare gli obiettivi di profitto all’interesse nell’avere un impatto positivo sulla società e sulla biosfera, favorendo in primo luogo l’equità sociale.

Nella piazza davanti il municipio di Colleferro, in Piazza Italia, si sono incontrati gli imprenditori che hanno deciso di prendere parte all’iniziativa, il Sindaco di Colleferro insieme con l’Assessore ai Servizi Sociali Diana Stanzani, il Presidente della sezione di Roma dell’Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti Giuliano Frittelli e la referente locale dell’Uic Gisella Perugini, oltre che il referente per la società benefit PMG, Roberto Iadecola. In questa occasione si è aperta la cerimonia di inaugurazione del progetto con la benedizione dell’auto da parte del parroco di Santa Barbara Don Marco Fiore. “[…] Il connubio tra imprenditori e volontari dell’associazione è evidentemente un connubio positivo. […] Che quest’auto sia solo un segnale iniziale per maggiori progetti per il futuro”, ha affermato il Sindaco, tagliando il nastro inaugurale. Ha poi aggiunto: “Le cose le fanno i cittadini e le fanno quando collaborano. Si fanno quando le persone si aiutano. Ed insieme si possono fare cose grandi ed utili…”. Dopodiché l’utilitaria è stata consegnata simbolicamente al presidente della sezione di Roma dell’Associazione.


Ergontech ha poi ricevuto un attestato di partecipazione, così come ogni azienda partecipante alla cerimonia e all’iniziativa, come ricordo dell’evento. Il Direttore generale di Ergontech, Salvatore Micoli, si dice entusiasta di questa iniziativa e di averne fatto parte come azienda: “Dirigendo un’azienda che ha come core business la sostenibilità a 360 gradi, ci siamo sempre posti la domanda in merito a quanto i concetti di sostenibilità e solidarietà debbano essere legati. Il principio di solidarietà in senso ampio è secondo noi qualcosa a cui tutti siamo chiamati per soddisfare i nostri bisogni, senza compromettere la possibilità delle future generazioni di fare altrettanto. In questa ampia accezione, la solidarietà verso chi ha meno possibilità di poter agire è un dovere a cui tutti dovremmo sentirci chiamati”.



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