L ’estate 2022, oltre ad essere stata bollente sotto il profilo climatico e ad avere numerosi brani che si ripetono in loop nei vari stabilimenti balneari, ha avuto un tormentone di matrice politica nel quadro delle elezioni per la Camera dei Deputati e per il Senato della Repubblica. Si tratta dello “sbarco” di alcuni leader politici nelle logiche della piattaforma di TikTok.
Tale approdo ha suscitato numerose polemiche e critiche nella cerchia degli esperti del settore (Analisti della Comunicazione, Creator Digitali e Social Media Manager) circa i nuovi e insoliti linguaggi, codici e format di contenuti che questi leader politici hanno portato su TikTok. TikTok è un Social Media avente come target i giovani che si dilettano a postare dei contenuti di intrattenimento, divertenti come balletti, accompagnati dalle hit del momento. I leader politici che si sono affacciati a questo Social hanno proposto un nuovo format di contenuto che prevede il parlare della cosa pubblica, di politica e di tematiche molto vicine al target di TikTok, quali: giovani, imprese, tassazione e detassazione.
Uno dei leader che ultimatamente si è affacciato su TikTok è stato Silvio Berlusconi, approdato sulla piattaforma in data 01/09/2022. Il Numero Uno di Forza Italia con poche ore ha potuto contare su oltre 63mila follower. Il primo TikTok del Cavaliere è stato visto oltre 9 milioni di volte.
La domanda che un lettore ed un elettore attivo dovrebbe porsi in questa sede è la seguente: Perché mai ora il dibattito intorno alla casa pubblica si è spostato sui Social Media “Giovani”, come TikTok? La risposta riposa in una strategia di Marketing Elettorale e Politico, grazie alla quale i leader sfruttano canali di comunicazione innovativi dove vi sono iscritti i giovani, visti come un target da colpire, da persuadere e da convertire in un passaggio che li trasforma da indecisi a fedeli a quello specifico leader. Come avviene questo meccanismo?
Attraverso sia la dialettica (il saper parlare bene ed in maniera convincente) sia proponendo dei contenuti e delle parole chiave che ben si adattano alla piattaforma TikTok. I leader in questo hanno sfruttato la potenzialità insita in alcune parole chiave, molto vicine al pubblico giovanile, come quelle su riportate: giovani, imprese, tassazione e detassazione.
Il principale target a cui si vuol rivolgere l’ipotetica e futura classe dirigente italiana è quello della Generazione Z che ha poca preparazione e dimestichezza con le urne.
Da una ricerca Ipsos che si è incentrata sul rapporto tra Under 30 italiani e politica è infatti emerso che il 60% del campione intervistato si dichiara distante, deluso e disilluso dai politici italiani, mentre l’86% del medesimo campione si dice arrabbiato per le differenze sociali che si possono riscontrare nel Belpaese. Il 78% degli Under 30 oggetto di ricerca ritiene che la popolazione italiana stia vivendo un periodo di ingiustizie e sfruttamento. Ed ecco che i leader politici “sbarcano” su TikTok, proponendo contenuti innovativi finalizzati a “colpire” quell’elettorato indeciso, poco preparato al fine di trasformarlo in deciso e preparato. Questo switch si materializza in decisione e convinzione di voto verso questo o quell’altro leader.
Cosa hanno sbagliato i leader politici nella loro comunicazione su TikTok? Qui intervengono gli Analisti della Comunicazione e gli esperti di Comunicazione Digitale, i quali ritengono che i leader politici siano stati fomentati dai loro staff della comunicazione ad approdare sulla piattaforma TikTok. A ciò va aggiungendosi il fatto che questi leader stanno usando il Social in questione al pari degli altri (Facebook ed Instagram), quando lo stesso TikTok ha i suoi stilemi, una sua grammatica e una chiara Policy. Tutti questi elementi provengono dalla lingua parlata dagli utenti che sono iscritti da più tempo su TikTok rispetto ai leader.
Questi ultimi rischiano quindi di muoversi in un terreno poco conosciuto, in quanto nuovo per loro e spesso ripiegano in contenuti di rettifica del messaggio che si vuol trasmettere all’elettore giovane. Il muoversi del leader su TikTok, da come è stato fatto finora, rischia di sintetizzarsi in un meme o in uno “scivolone”.
Analizzando qualitativamente e complessivamente la politica nella piattaforma TikTok si può notare che in realtà non va applicandosi una strategia di Marketing Elettorale, la quale mira a colmare il gap tra leader ed elettori. Perché? Tutto ciò è riconducibile a due fattori: i Numeri Uno dei partiti si stanno muovendo su un terreno del tutto nuovo, mostrando delle lacune comunicative rispetto agli standard del Social e a ciò va aggiungendosi la proliferazione su TikTok di fake news politiche.
A questo secondo fattore ha posto rimedio TikTok stesso, inaugurando un Centro Elezioni che molto si avvicina agli hub informativi creati da Facebook in occasione delle elezioni americane e per contrastare la disinformazione e l’infodemia.
Ora gli elettori italiani possono trovare informazioni verificate e aggiornamenti attendibili sulle elezioni politiche del 25 settembre 2022. Un leader politico che non voglia subire un flop su TikTok deve avere alle spalle uno staff di comunicazione che conosca bene il Social in questione ed inoltre deve essere a conoscenza del fatto che la piattaforma non ammette la pubblicità politica per questa tornata elettorale. Pertanto, i candidati dovranno solo che sperare che i loro contenuti finiscano in evidenza nella sezione “Per Te”.
La cosa pubblica si può fare sui Social Media e anche su TikTok ma il politico non deve essere “miope” puntando solo ad autenticarsi per la novità e per raggiungere i giovani indecisi ma avendo, insieme al suo staff comunicativo, una piena e totale conoscenza delle logiche e della Policy che fanno capo ad ogni Social Network.
Solo così e con la dimestichezza del caso si può materializzare un’efficace strategia di Marketing Elettorale sui Social Media. La campagna elettorale di oggi va vista in maniera integrata sotto il profilo dei canali comunicativi: il comizio fisico si deve sposare con una sana e attenta produzione dei contenuti (video e foto) sui Social Media.
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