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L'armonia tra l'uomo e la Terra dipende dai nostri comportamenti

Affinchè ci sia armonia tra l'uomo e la Terra, occorre avere ben chiaro il concetto di tutela e conservazione che certamente passa attraverso la conoscenza del territorio di appartenenza o del sito attenzionato o di interesse, quindi il riconoscimento di una identità territoriale ben definita, la consapevolezza dei beni naturalistici di cui si dispone, la ricchezza dei nostri comprensori, il patrimonio culturale che si interseca imprescindibilmente agli stessi beni, la biodiversità e la geodiversità, quindi la necessità della valorizzazione attraverso progetti realizzabili di divulgazione, partecipazione, educazione.

In riferimento a modelli di gestione propositivi e vincenti del Patrimonio naturalistico ambientale fin oggi applicati con successo e tutti made in Italy, da un attento osservatorio si è rilevato che non solamente dal rispetto di normative, seppur finalizzate, ma standardizzate, può migliorare la salute del nostro pianeta; la vera differenza, già per altro produttiva per comprensori del nord della nostra Nazione, di certo con una morfologia territoriale diversa rispetto ad altre aree, si concretizza nel concetto di compartecipazione, del "fare rete" tra tessuti sociali diversi, finalizzati per un obiettivo comune, per tracciare la rotta a beneficio dei territori in una sinergia che chiami in causa tutti gli attori essenziali per un'azione strategica vincente: Enti territoriali, Comunità scientifiche ed Accademiche, Associazioni, Cooperative, Portatori di interesse, Scuole, Cittadini.

La conoscenza finalizzata alla valorizzazione e sviluppo ecosostenibile.

L'interfacciarsi avvalendosi di piattaforme programmatiche, di banche dati fruibili da tutti gli interessati, permette ulteriormente di rafforzare un sistema collaborativo e partecipativo, di certo un valore aggiunto, coerente, creativo e contestualizzato per la specifica risorsa da sostenere, rispettandone natura e identità.

Nulla che già non esista come mezzo di comunicazione, ma diversificato per territori circoscritti, dove per molti protagonisti la conoscenza del luogo è radicata e preziosa.

Negli ultimi decenni molto si è parlato di biodiversità, tanto si è fatto per la divulgazione a salvaguardia delle varietà di organismi viventi nelle loro svariate forme e dei loro rispettivi ecosistemi. Tenendo conto delle esigenze dei territori, del suolo come preziosa risorsa "non rinnovabile", del patrimonio geologico, oggi le attuali politiche, con una agenda condivisa dalle maggiori autorità mondiali, mirano alla rivisitazione e al contenimento dei fattori inquinanti e distruttivi per l'ambiente con una produttività a basso impatto ambientale e con proposte green, il più possibile a tutela del suolo, dell'acqua, dell'atmosfera.

Quindi geodiversità e biodiversità in un riconoscimento che procede di pari passo per la salvaguardia del territorio, delle aree di pregio, per il suolo e per tutte le specie viventi.

Fermo restando che i modelli di buone pratiche e bene riportarli in aree circoscritte, è interessante conoscere come la Commissione europea in un report del 2020, riferisce che il 60-70% di tutti i suoli europei non sia in salute a causa della attuale gestione produttiva, dell'inquinamento, dei cambiamenti climatici, dell'urbanizzazione, in modo particolare il 25%dei terreni europei dislocati indistintamente ad est, ovest o al centro, sia ad alto rischio di desertificazione. Dati certamente allarmanti, il suolo quindi come elemento centrale del green deal, percorso futuro che intraprenderà l'unione europea per una transizione verde attraverso una serie di iniziative strategiche e mirate.

Il cambiamento di passo è mondiale, ma gli orientamenti comunitari frazionati, possono essere incisivi e positivi per realtà circoscritte, alla portata di molti sempre attenendosi a linee guida di riferimento. La protezione del capitale naturale attraverso l'insegnamento delle scienze della terra a vari livelli educativi, dalle scuole elementari fino all'università il favorire progetti multidisciplinari con il coinvolgimento del corpo docente con uno sportello permanente per una continua ed essenziale formazione.

Di conseguenza l'educazione a vivere il territorio con una frequentazione periodica programmata per gli alunni in particolari periodi dell'anno, per una interpretazione naturalistica di elementi e di habitat floristici e faunistici appartenenti a quello specifico comprensorio, a quella altitudine se parliamo di montagna, a quella esposizione del versante che indica la direzione verso cui guarda il pendio e che determina la variazione di luce, di temperatura e di umidità.

Per la sostenibilità creare dei veri e propri circuiti tra cultura e memoria del territorio che siano motore e fonte di ispirazione per l'attivazione di nuovi progetti virtuosi, anche turistici di nicchia e non di massa, dando spazio ad incontri periodici, convegni che divulghino tradizioni, metodologie di coltura e produzione per ciò che quel particolare territorio è in grado di offrire.

Banali, ma di grande utilità per ogni territorio da valorizzare, le guide tascabili che, ad un costo accessibile, racchiudano notizie dettagliate e siano da supporto per una ulteriore conoscenza.

Viaggi virtuali su siti dedicati per navigare e apprendere da immagini ad alta risoluzione, di storia, di paesaggi, di attività svolte come strumenti essenziali e ulteriori per guide ambientaliste, guide alpine, docenti e per tutti coloro che vogliono partecipare.

La sinergia di più forze ed elementi che contrasti tutto ciò che inquina il nostro pianeta, rappresenta l'anima del cambiamento: oggi moltissimi gli imprenditori che hanno compreso l'urgenza di modificare il loro modo di fare business adottando un modello di "Economia circolare" alla loro produttività, argomento centrale per il prossimo evento mondiale fieristico Ecomondo che si terrà nella seconda settimana di questo mese a Rimini.

L'obiettivo delle aziende che adottano questo modello è quello di generare valore utilizzando risorse che normalmente, all'interno di un processo produttivo, verrebbero scartate, abbattendo così sprechi, in riferimento ad un'ottica di eco disegn con l'offerta di prodotti e servizi ecosostenibili e con una notevole e significativa riduzione dell'impatto ambientale.


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