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Mobilità e progettazione delle città


Muoversi nelle nostre città è diventato ormai impossibile.

Si sta cercando di mettere mano alla mobilità con diversi accorgimenti ma gli stessi risultano spesso solo dei tentativi poco incoraggianti e mai risolutivi.

Tuttavia il modo in cui progettiamo le nostre strade non è cambiato. E il fatto più strano è che le nostre città sono progettate per le automobili.

Tutte le città del mondo stanno lavorando per realizzare reti di trasporto più sostenibili ed eque.

Serve però affrontare davvero il problema dal punto di vista della progettazione. Nel passato la mobilità è stata sempre fondamentale nel costruire le città.

Se si fa riferimento, per esempio, all’Impero Romano, esso ha fondato il suo successo sulla circolazione efficiente di uomini, merci ed eserciti. La rete di strade romana era di circa 400.000 km ed è ancora oggi l’essenziale sistema viario del’Europa. La città con la griglia ortogonale era progettata molto bene per gli spostamenti di cavalli, carri e bestiame.

Per secoli la mobilità è stata efficiente e le strade esistenti funzionali; poi... l’avvento delle auto, che a lungo si sono adeguate alla rete viaria completata negli anni.

Ma le difficoltà hanno cominciato ad essere evidenti molto presto ed oggi gli addetti ai lavori, e non solo, si confrontano per trovare soluzioni che diventano sempre più complicate e difficili perchè nelle città il CAOS sta portando alla non vivibilità.

E pensare, riflessione curiosa, che l’automobile fu considerata come uno dei mezzi più puliti ed ecologici, persino meno inquinante dei cavalli. Le città erano sporche, popolate da persone, cavalli, carrozze e carichi di ogni genere. L’auto al confronto sembrava una conquista eccezionale.

Oggi la mobilità ha sconvolto e sconvolge le città e il conflitto tra auto private e trasporto pubblico è stato ed è il tema principale della pianificazione da oltre 50 anni.

Il fenomeno della condivisione e dell’on demand si è rivelato un gran successo. A dire il vero, però, il bike sharing, ad esempio, che esiste dagli anni ‘70, non ha mai sfondato a causa del farraginoso processo di penetrazione e noleggio.

Ma in futuro saranno i veicoli a guida autonoma la vera soluzione ? Se ne parla da tempo ma anche qui ancora non siamo affatto vicini.

In conclusione “dall’Impero Romano alla Londra della Rivoluzione Industriale, arrivando allo sharing contemporaneo, immaginando un futuro con gli air taxi, la mobilità ha da sempre sconvolto la progettazione delle città in cui viviamo e continuerà a sconvolgere”.



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