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Venti di guerra nella storia dell'umanità



L’invincibile Impero Assiro

Da sempre i Popoli si combattono, nulla rileva che lo abbiano fatto per pura sete di potere, per conquistare terra da coltivare, per difendere o appropriarsi di una fonte idrica, per ossequiare i voleri divini e ingraziarsi l’olimpo degli Dei, resta il fatto che gli umani del pianeta, a tutte le latitudini, hanno versato nei secoli il sangue dei propri figli e a piangerne la morte senza soluzione di continuità.

Non è accaduto e non accade soltanto tra le Nazioni più ricche e sviluppate del Mondo, di quelle si conoscono i fatti perché la storia scritta ce ne ha tramandato il ricordo, è già accaduto e continua ad accadere ovunque in tutti i continenti.

E’ successo tra gli Indiani nativi del Nord America, prima che gli Europei li “normalizzassero” al credo occidentale, portandoli peraltro alla quasi estinzione, al pari dei bufali di cui si nutrivano. E’ accaduto tra le civiltà sviluppate del sud America, prima che i conquistatori Spagnoli li decimassero e “latinizzassero” forzatamente in nome di una presunta ragione e intelletto superiori. 

Quante coincidenze tra il passato remoto e il presente, quanti i dubbi sul futuro incombente, che non lascia presagire nulla di armonioso e gioioso per la civiltà umana del pianeta.

Del resto, se gli ultimi cinquemila anni non ci hanno tradotto insegnamenti profondi, permeando la nostra cultura con il seme della concordia e del rispetto reciproco, piuttosto che la tendenza alla sopraffazione e all’offesa, perché sperare ed illudersi che il miracolo possa compiersi oggi?

Il ricordo storico dell’epopea Egizia, di quella Fenicia e Assiro Babilonese, di quella Greca, di quella Imperiale Romana (la più grande in assoluto di sempre) e in parte anche di quella Araba, dovrebbe indurci alla cautela massima, l’ottimismo non si addice a queste faccende, il trionfalismo ancora meno. 

L’impero Romano

Ce lo ricordano troppe pagine di storia, ce lo ricordano tra i tanti del passato Alessandro Magno per il mondo classico, alcuni Imperatori Romani (Traiano su tutti), Carlo Magno agli albori del periodo medievale financo Napoleone Bonaparte dieci secoli dopo, e perfino Hitler per arrivare ai nefasti giorni nostri.

Chissà, forse è proprio questa la punizione Divina inflitta al genere umano dal tradimento di Adamo a seguire, la condanna perenne a vivere nella sofferenza, dopo avere pure saggiato di un minimo le gioie della vita serena, cosicché la tragicità del sangue versato in battaglia e delle carni lacerate dal piombo e dalle lame, potesse sentirsi ancora di più e fare ancora più male.

L’ultimo assalto di Napoleone Bonaparte

Mi pare che oggi si stia rivivendo in maniera ancora più cruenta e pericolosa, l’atmosfera cupa dei fatti di Cuba nell’ottobre del 1962 (chi scrive era appena nato), quando davvero il mondo stava per precipitare in un olocausto nucleare senza ritorno.

Fortuna che allora i due contendenti dimostrarono di essere persone sufficientemente riflessive, J.F. Kennedy da una parte, Nikita Krusciov dall’altra, costretti forse a riflettere da quell’altro grande e Santo uomo di Chiesa, al secolo Giovanni XXIII, il Papa buono.

I protagonisti di oggi, peraltro molto più numerosi dei tre giganti citati, sapranno essere altrettanto riflessivi?

Beh, diciamo che le preoccupazioni sono tante, i venti di guerra spirano forti, le minacce di olocausto nucleare si succedono le une alle altre, hai visto mai che disgraziatamente si incorra in un incidente fortuito e che nessuno poi riesca a porre rimedio alla inevitabile escalation che ne seguirebbe?

Io certo non mi illudo.

Putin e Biden di sicuro non fanno dormire sonni tranquilli, Trump ancora meno, Kim Jong-Un toglie il respiro, gli antagonisti in Terra Santa fanno esplodere la pressione sanguigna e poco più a nord, in quella terra di Persia e Babilonia, un tempo prospera e gloriosa e dove la civiltà umana conobbe forse i suoi natali, devi ubriacarti di tranquillanti per non cadere nella depressione causa paura di poter morire in ogni momento.      

Il mammifero uomo è più meschino del mammifero animale, che anzi meschino forse non lo è affatto, molto meno nobile dei volatili e sicuramente molto più viscido dei rettili, il confronto con i cugini del mondo ittico poi non lo reggeremmo proprio, Balene, Orche e Delfini (peraltro mammiferi anche loro) hanno tanto da insegnarci in termini di rispetto della specie, proprio tanto.      

Tutto questo preambolo per dirci che ci siamo già avviati verso una china pericolosissima. Che forse qualcuno pensa di poter trarre giovamento da una guerra nucleare globale che spazzerà via perfino il muschio dalle pietre in ogni angolo del Pianeta? Chi siamo noi umani per sentirci titolati a decidere della sorte di tutte le altre specie, sia animali che vegetali, che popolano in armonia il Pianeta Terra?

Gli umani, sempreché riusciranno in questo scorcio di secolo a tenersi lontani dal pulsante nucleare, capiranno che non è cosa continuare a combattersi tra di loro, solo quando si sentiranno veramente minacciati da altra entità planetaria, magari approdata sulla Terra in cerca di futuro, perché anch’essa tanto sciocca da avere distrutto a sua volta il proprio habitat naturale.

Quel giorno gli umani finalmente capiranno di doversi coalizzare tra di loro per difendersi dall’aggressore esterno, probabilmente nello stesso istante il buon Dio ci toglierà la scomunica inflitta al capostipite Adamo. 



 

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