Noi, la generazione del Duemila
L’amicizia, il rapporto esistente più bello che si possa desiderare; quel tipo di legame che non ha età e nemmeno pregiudizi, che allo stesso tempo può diventare salvezza o rovina, bugia o verità.
Quel legame che noi tutti sogniamo di avere con qualcuno, perché da sempre ce lo hanno fatto vedere come un qualcosa di bellissimo.
L’amicizia può essere salvezza perché un vero amico non ti lascia mai solo, ti rimane vicino nel momento del bisogno e ti dimostra che per te sarebbe disposto a tutto.
Non conta quanto tempo tu passi con quella persona lei ci sarà sempre e ti rispetterà qualsiasi cosa accada, supportandoti sempre. Alla fine non importa da quanto tempo conosci qualcuno, perché puoi avere una connessione così forte anche con una persona che non conosci da tanto e aprirti raccontando cose che non avresti mai avuto il coraggio di dire a nessuno. Ma talvolta è rovina perché l’amicizia è una maschera a doppio taglio.
Ci si nasconde dietro questa per arrivare ad approfittarsi della generosità di qualcun altro, illudendolo costantemente di volergli bene ma poi in ogni situazione dimostrargli l’opposto.
Una persona che ti vuole bene non ti tarpa le ali, non ti fa del male e tanto meno è gelosa di te e dei tuoi successi. L’amicizia è infatti un tipo di relazione che va oltre le differenze fisiche e psichiche degli individui che riesce ad unire, se imparano a conoscersi ed accettare i difetti e i pregi dell’altro. È un processo lento e complesso, è vero, si parte dal sentirsi estranei e si arriva a condividere qualsiasi cosa e a ritenersi più simili del previsto.
È davvero un percorso lungo conoscere a fondo qualcuno, tanto che di amici veri, come dice il detto se ne possono contare sul palmo di una mano, ed è bene riconoscere queste dalle false. Quelle più vere sono quelle che si conservano nel corso del tempo, e che non hanno bisogno di tanto per essere vive e ogni persona avrebbe bisogno di avere un vero amico al suo fianco.
È raro trovare persone con cui instaurare un tipo di connessione profonda, ma soprattutto continuare un rapporto di amicizia, ma alla fine non bisognerebbe mai accontentarsi. Per me il resto non conta niente, se una persona vuole esserci c’è, senza ma e senza sé.
Ho imparato a mie spese che ogni amicizia finisce con l’utilità che quelle persone ti hanno attribuito.
Non sei più utile? Bene allora non conti più niente, e tutt’un tratto sparisce tutto il tempo passato insieme.
Ti fanno credere di essere stato tu ad aver sbagliato tutto, quando fin dall’inizio ti hanno usato come un ripiego, quando più gli faceva comodo.
I ricordi iniziano quindi ad essere la tua stessa condanna, perché purtroppo non vanno via con la persona che ha deciso di uscire dalla tua vita, ma persone così è meglio perderle che trovarle.
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