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Immagine del redattoreMarco Caridi

Babbo Natale si arrende alle tecnologie

Durante il periodo natalizio, spesso ci immergiamo nell'atmosfera magica di tradizioni consolidate, come il consumo di panettone, pandoro, torroni, la decorazione dell'albero e lo scartare dei regali.

Tuttavia, è importante riflettere su come possiamo trasmettere ai più giovani il significato più profondo di queste festività seppur in un contesto in cui, la spinta pervasiva delle tecnologie, è sempre crescente.

Mentre la tecnologia permea la nostra vita quotidiana infatti, notiamo che anche le tradizioni natalizie si evolvono. Sono molti i bambini che, affascinati dalla figura di Babbo Natale, preferiscono messaggi vocali ai classici bigliettini e trovano il loro spazio nel mondo digitale.

Questa trasformazione, sebbene possa sembrare distante dalla tradizione, riflette il nostro tempo e la società orientata alla tecnologia.

La magia delle Feste, nonostante sia diversa da quella dei tempi passati, non sta scomparendo; si sta semplicemente adattando.

I genitori stessi, possono coinvolgere i bambini in nuovi modi, utilizzando le risorse digitali per rendere ancora più speciale l'incontro con Babbo Natale, come le video chiamate che possono essere lette come l’aggiunta di un tocco moderno alla tradizione. In questo scenario, la tecnologia non solo accompagna il Natale ma offre nuove opportunità per connetterci con le tradizioni in modo innovativo.

Mentre il Panettone e l'albero restano saldi, l'integrazione di elementi tecnologici contribuisce a mantenere viva la magia delle Feste, creando un ponte tra la nostalgia del passato e le possibilità del presente.

Oggi, l'intelligenza artificiale, offre addirittura opportunità immersive, come la versione robotizzata di Babbo Natale che risponde ad ogni richiesta sia attraverso le chat che con il suo avatar nel metaverso.

Queste innovazioni consentono pertanto ai più giovani di rivolgersi direttamente ed interattivamente a Babbo Natale, raccontando le loro buone azioni ed i loro desideri.

A mero titolo di esempio si cita inoltre il caso di una azienda che per questo Natale ha ufficializzato l'introduzione di un collaboratore speciale di Babbo Natale: l'Assistente Natalizio basato su tecnologia di intelligenza artificiale. L'azienda, attiva nel settore della grande distribuzione, ha voluto aggiungere un tocco innovativo a una festa intrisa di tradizioni come il Natale, con l'intento di renderla ancora più magica e coinvolgente per i clienti.

Per questo motivo,  l’azienda ha deciso di assistere i propri clienti quest'anno attraverso l'Assistente Natalizio, un'intelligenza artificiale in grado di consigliare e stimolare nuove idee per ricette e regali, alleviando la frenesia tipica delle festività.

Una volta giunti sulla piattaforma tramite la landing page dedicata, i consumatori possono richiedere l'assistenza dell'Assistente Natalizio su tre temi principali.

Il primo riguarda la creazione di una cena natalizia personalizzata: l'utente deve semplicemente indicare i propri gusti e preferenze per il menu desiderato, mentre l'intelligenza artificiale si occupa del resto, suggerendo ricette su misura con relativa lista della spesa.

L'IA è di notevole supporto anche nella ricerca dei regali, fornendo informazioni sulla persona da sorprendere; l'Assistente Natalizio trova così il regalo perfetto nel catalogo dell’azienda. Infine, grazie a poche domande mirate, l'intelligenza artificiale può suggerire mete ideali per trascorrere le festività o organizzare future vacanze con parenti e amici. 

Tuttavia, questa trovata, sebbene geniale, solleva la preoccupazione dell'aumento dell'esposizione dei ragazzi alla rete, considerando la condivisione di immagini e dati tramite queste applicazioni. Anche uno strumento apparentemente inoffensivo come la simulazione di una conversazione con Babbo Natale può influenzare la salute digitale dei più giovani, sia per la gestione dell'impatto emotivo di un'interazione "reale" con un personaggio "ideale", sia per la possibile esposizione di dati sensibili e immagini online. Per queste ragioni l’uso responsabile dell’automazione intelligente è fondamentale.

Per quanto riportato sino a questo punto appare evidente come gli effetti di questa tecnologia smisurata sui più giovani sollevi domande e dubbi di natura etica e non solo. Immaginiamo di trovarci a tre, cinque o sette anni di età, con la possibilità di dialogare direttamente con Babbo Natale, quel personaggio magico che cercavamo di avvicinare ogni Vigilia.

Ma come potrebbe influenzare questa opportunità sulla magia e sulla fantasia che solitamente accompagnano il mistero del Natale?

Nonostante il web abbia il potere di superare le distanze, c'è il rischio che possa appiattire l'intera esperienza, privandola di quel tocco di meraviglia che rende il Natale così speciale.

Che si scelga di fare una video chiamata al Polo Nord o meno, quest'anno potremmo regalarci il bel gesto di narrare ai nostri figli anche del "Natale di un tempo" – quello analogico, forse un po' nostalgico e retrò - che potrebbe non ripresentarsi, ma che si rivelerà agli occhi dei più giovani come qualcosa di più sorprendente di qualsiasi effetto speciale.



 

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