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Colleferro Calcio, la festa dello sport. Premiazioni e spettacoli

A piazza Gobetti premiati i ragazzi del club. La società pronta per la nuova stagione.

La chiusura della stagione calcistica del Colleferro è stata festeggiata in piazza Gobetti in una serata all’insegna delle premiazioni e dello spettacolo.

Un evento che ha riportato, dopo tanto tempo, la gente ad assaporare il gusto di ritrovarsi insieme all’aperto, trascorrendo alcune ore in allegria e serenità.

La consegna delle medaglie a tutti i giocatori, dai pulcini agli juniores alla prima squadra, ha segnato ancora una volta il tratto distintivo di una società che, dal passaggio all’imprenditore Giorgio Coviello, ha impresso una svolta decisa nella gestione del movimento calcistico della nostra città.

Si deve, infatti, alla passione e alla determinazione di Coviello se si sono iniziate a gettare le basi per riportare il calcio colleferrino ai livelli che merita.

Non bisogna dimenticare la storia calcistica di una città che ha militato in passato nelle categorie superiori e ha sempre offerto a questo sport atleti di assoluto valore.

Ecco, nei programmi della società c’è proprio l’obiettivo di salire di categoria.

Una sfida che, una volta riaffermata la presenza nel campionato di Eccellenza (decisiva la vittoria nei play out nella partita di Arce), va colta fin dalla prossima stagione. In queste settimane la presidenza sta lavorando intensamente con l’allenatore mister Gian Luigi Staffa e con il direttore sportivo Pino di Cori per rafforzare la compagine con giocatori di categoria superiore.

Senza trascurare, ovviamente, i ragazzi giovani che hanno offerto un contributo sontuoso alla squadra per l’intera stagione. Una stagione, inutile nasconderlo, segnata da alti e bassi, ma mai dalla rinuncia ad onorare la maglia e la città.

Va detto che il serbatoio giovanile della società è davvero interessante. locali e portarli in prima squadra.

Tanto interessante da convincere la Roma a stringere un accordo con la SSD Colleferro Calcio per valorizzare i ragazzi e, se di qualità, inserirli nei programmi formativi che si conducono a Trigoria.

Insomma, la scuola calcio di Colleferro è ormai un fiore all’occhiello della società ed è riconosciuta tra le più moderne e avanzate della Regione Lazio.

Il merito va soprattutto allo staff di preparatori e al coordinatore Di Placido.

Nel mosaico societario spiccano, infine, le élite conquistate nelle varie categorie distinte per fasce di età. Poche società nel Lazio possono vantare altrettanti successi.

Puntare sui giovani è stato, fin dal primo momento della gestione Coviello, l’impegno principale.

Non c’è niente di più bello che veder crescere giocatori locali e portarli in prima squadra.

Quest’anno ci sono state partite in cui dai sei a sette giocatori erano colleferrini.

Una grande soddisfazione per tutti.

La passione per il calcio è tornata a coinvolgere la città. Spalti pieni e tifoseria anche in trasferta a sostenere la prima squadra sono stati una costante. L’entusiasmo non è mai venuto meno.

E quando c’è passione ed entusiasmo, lo stimolo a migliorare non può che rafforzarsi.

Gli stadi dati in gestione dal Comune alla SSD Colleferro Calcio su cui si svolgono allenamenti e gare di campionato sono stati abbelliti e resi più moderni e funzionali.

Dalle foto pubblicate si possono vedere i lavori effettuati.

Lo stadio “Andrea Caslini” è diventato una vera bomboniera nel cuore della città, ravvivata dai colori rossoneri. Colori che riverberano anche nello stadio “Di Giulio”.

Ovviamente necessitano alcune opere come il rifacimento del terreno di gioco e l’adeguamento degli impianti luminosi per rendere omologabili gli impianti anche per le gare notturne.

D’altronde la crescita di una società passa anche attraverso le infrastrutture che si mettono a disposizione. E qui il Comune non può non intervenire.


(in basso tutte le foto della festa e le immagini della trasformazione

degli impianti sportivi Andra Caslini e Bruno Di Giulio)


La SSD Colleferro Calcio festeggia la chiusura della stagione in piazza Gobetti


Gli stadi Andrea Caslini e Bruno Di Giulio come erano ridotti...


...e come sono stati trasformati




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