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E' tutta un'altra città?


Fabio Patrizi

COLLEFERRO. Ormai è un dato di fatto, il livello del confronto politico cittadino si è abbassato fortemente, troppo rancore, troppo poca onestà intellettuale. Quella idea di cambiamento culturale e sociale paventato nel 2015, non faceva altro che nascondere il desiderio di voler a tutti i costi controllare un territorio, perdendo gradualmente la capacità di ascoltare le esigenze del suo tessuto sociale. Probabilmente l’euforia e la responsabilità di governo, allontana gli amministratori dalla vita “ normale” quella di tutti i giorni e ci proietta in un mondo perfetto ed autoreferenziale. La Idea che una singola persona al potere possa gestire, veicolare e captare tutte le problematiche dei cittadini, è una presunzione senza eguali. Una vera Leadership è quella in grado di dare energia alla squadra, non solo riceverla in maniera incondizionata. Solo e soltanto in questo modo si potranno raggiungere gli obbiettivi prefissati. La sinistra locale, ben che se ne dica è chiaramente sprovvista di una visione futura e prospettica della nostra città, navigano a vista, vivono alla giornata, guardano a corto raggio. Ci sono stati amministratori e sindaci in passato, che hanno mostrato chiaramente la direzione alla quale erano orientati, cambiando radicalmente la metamorfosi strutturale ed industriale della città, con una lungimiranza capace di essere virtuosa nei decenni successivi. Una persona a me cara, mi ha insegnato quanto sia essenziale il coraggio per chi amministra e che a volte le scelte più giuste, sono quelle inizialmente incomprensibili ed impopolari, ma che alla lunga si rivelano poi eccellenti per la crescita di un territorio. Colleferro ha l’esigenza di essere capita, compresa, ascoltata. Da oppositori di governo, egoisticamente dovremmo gioire del fatto che sempre più persone indignate ed inascoltate, ci contattino per far sentire la loro voce e le loro istanze. Invece io me ne dispiaccio, perché non dovrebbe essere così, non è giusto, non è così che dovrebbero andare le cose. Il mio telefono continuerà a squillare tutto il giorno e la porta di casa mia sarà sempre aperta per tutti i cittadini, indipendentemente dall’appartenenza ideologica. Doveva essere un’altra città, comincio a pensare che ci siano realmente riusciti…



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