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Federica Angeli agli studenti: ora vi racconto come ho combattuto la mafia

Il 17 marzo l’I.C. “Colleferro II” presso il teatro Vittorio Veneto ha avuto l’onore di incontrare la dott.ssa Federica Angeli giornalista di cronaca nera del quotidiano “La Repubblica” che con le sue inchieste ha acceso i riflettori sul clan Spada di Ostia ed ha portato a sgominare l’organizzazione criminale a causa della quale da dieci anni vive sotto scorta.

Gli alunni delle classi terze della scuola Secondaria di primo grado, hanno aderito al Talent Antimafia dell’Associazione #Noi, hanno letto il libro della giornalista “Il gioco di Lollo” e si sono cimentati nella preparazione dell’incontro con l’autrice. I ragazzi hanno partecipato attivamente al dibattito ponendo domande riguardanti nello specifico il libro, la vita privata e gli interessi della giornalista. Ed è dalla viva voce dell’autrice che hanno sentito parlare di giustizia, legalità, di come la mafia di Ostia sia basata sulla violenza e sull’ostentazione, di come si contendano il potere principalmente tre clan: gli Spada, i Triassi e i Fasciani.

La Angeli ha raccontato dell’inchiesta, dell’intercettazione, del sequestro e delle minacce rivolte a lei e alla sua famiglia dal capo clan Armando Spada, dell’omicidio di cui è rimasta unica testimone oculare davanti all'indifferenza del vicinato e di come abbia affrontato questi anni durissimi con coraggio, inventando un gioco che giustificasse agli occhi dei propri figli ogni atto intimidatorio subìto, che avrebbe fatto vincere loro una villa come il carro armato de “La vita è bella”. Con immensa soddisfazione la giornalista ha comunicato l’ultima vittoria riportata su Armando Spada condannato a un anno di carcere in via definitiva dalla Cassazione, per violenza rivolta a lei personalmente.

Durante l’incontro ci sono stati diversi momenti in cui gli alunni hanno applaudito per lungo tempo le sue parole ma dopo l’ultimo intervento l’applauso si è prolungato ed è stato subito chiaro a tutti da che parte si sono schierati gli studenti.

È stato un incontro molto importante per tutti discenti, docenti, Dirigente.

È doveroso sottolineare come le scuole siano i luoghi ideali per avviare un rapporto significativo tra educazione e società, luogo dei diritti, delle regole e dell’impegno.

Partire dalla scuola significa ripartire dai giovani che devono acquisire la consapevolezza dei loro diritti, che non devono essere mendicati come favori e della loro libertà, per combattere le mafie.



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