COLLEFERRO - Dopo i due nostri articoli pubblicati nei mesi precedenti, la questione ambientale sta tenendo banco tra i cittadini e finalmente ha avuto spazio anche in consiglio comunale. Infatti, durante l’ultimo consiglio comunale dell’11marzo, il Consigliere di FDI Patrizi ha interrogato l’attuale maggioranza sulla situazione disastrosa della qualità dell’aria colleferrina che noi avevamo denunciato con i precedenti articoli di febbraio e marzo. La risposta data dall’Assessore Calamita, che potete trovare per intero sul sito del Comune di Colleferro, è stata articolata tramite una spiegazione su argomenti che vanno dall’inversione termica, alle PM10 per poi dettagliare lo studio ComunitAria condotto insieme all’università degli studi La sapienza e sull’impatto dei cambiamenti climatici sulla qualità dell’aria. L’assessore ha anche dato delle raccomandazioni alla cittadinanza: utilizzare con parsimonia le stufe a pellet o a legna, evitare di sostare con auto accese davanti le scuole, utilizzare l’acqua del rubinetto anziché l’acqua del super mercato per diminuire gli spostamenti dei camion ecc ecc. Ha continuato poi raccontando quello che è stato fatto, tra le altre cose, ovvero elettrificato la flotta di auto comunali con ben due mezzi elettrici, costruite piste ciclabili, modificata la mobilità urbana. Su questi ultimi punti è doveroso soffermarci; le piste ciclabili o presunte tali che vengono menzionate, ad oggi sono state realizzate fuori il tessuto urbano (vedi quella del IV km) e non aiutano in nessun modo a decongestionare il traffico veicolare cittadino rimanendo come cattedrali del deserto in attesa di essere congiunte (si spera) con il resto della città.
Inoltre, le “piste ciclabili” di via fontana dell’oste, definirle come tali è a nostro parere una bella forzatura, sia perché abbandonate nel tempo e quindi ormai non più distinguibili dal resto della strada, sia per il fatto che raramente vengono utilizzate dai ciclisti in quanto piene di detriti e percorrerle rimane pericoloso. Sulla mobilità urbana, il ripristino dei doppi sensi a Corso Garibaldi e di Via XXV aprile, non ha sicuramente giovato alla qualità dell’aria e da un’amministrazione cosi ambientalista ci saremmo aspettati oltre che una maggiore sensibilizzazione sull’utilizzo della mobilità alternativa, anche dei ragionamenti sulla restituzione degli spazi comunali ai pedoni. Con rispetto per il ruolo, da un Assessore all’Ambiente, ci saremmo attesi una risposta più strutturata con maggiori riferimenti a cosa si farà nella Colleferro del futuro per migliorare la qualità dell’aria, soprattutto da chi ambisce a diventare Sindaco della città.
Non avendo una visione futuristica infatti, sarà complicato portare avanti la progettualità di Colleferro con le sfide che l’aspettano sia in termini sociali che in termini industriali.
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