E’ stata una giornata di festa per lo sport del calcio colleferrino, la giornata del 24 settembre scorso
Mi piace partire da qui, dal momento dedicato allo stadio Caslini, in uno stadio rinnovato nel look, ripulito in ogni angolo, ristrutturato e dipinto con i colori rosso-nero della città, alla presenza di alcune vecchie glorie locali come Faliero Mucci, Franco Matrigiani e Claudio Brai, di un pubblico numeroso e fantastico, accorso a salutare i propri ragazzi, dai più piccoli della scuola calcio e dell’agonistica fino ai titolari della prima squadra che milita, da quest’anno, nell’Eccellenza.
Partire da questo spettacolo di colore e dall’entusiasmo che ha riempito una serata all’insegna della passione e della partecipazione più viva voluta dal neopresidente Giorgio Coviello per presentare il programma della società per il nuovo anno sportivo e gli ambiziosi impegni futuri tesi a riportare in alto il nome della città, rinverdendo un blasone che qui è sempre stato oggetto di orgoglio.
Nella sfilata degli atleti e nella sobria cerimonia di presentazione si racchiude il bello del calcio, il suo fascino, la sua forza attrattiva per tantissimi ragazzi.
Proprio la scuola calcio costituisce la base di costruzione su cui punta la società.
Nella professionalità e nella dedizione di uno staff tecnico di assoluto livello risiede la forza della SSD Colleferro Calcio. Ci sarà, c’è da credere, spazio per enormi soddisfazioni.
Non è un caso che proprio dal settore giovanile la squadra maggiore trae quasi tre quarti della sua ossatura.
Dimostrazione di una sinergia importante tra i vari settori, sinergia da implementare e rafforzare per consentire a tanti giovani locali di poter coronare il sogno di battersi per i colori della propria città. Nei disegni della società ci sono poi due grandi sfide: la realizzazione di un settore di calcio femminile e di un settore per la disabilità.
Grandi sfide che danno il senso di un cambiamento di passo e di una non nascosta ambizione di crescere offrendo allo sport quella dimensione sociale che ne dovrebbe, sempre, ispirare la portata.
E poi, diciamolo con franchezza, anche nella prima sfortuna trasferta in quel di Terracina, dove la prima squadra ha dimostrato solidità e spirito reattivo dominando per larghi tratti una partita resa difficile dagli infortuni e perché giocata per ottanta minuti in inferiorità numerica, si è capito che si è creato, grazie a mister Battistelli e al suo staff, un gruppo coeso e determinato.
Sono queste le basi per crescere e raggiungere risultati importanti.
La pazienza è la virtù dei forti. E se alla pazienza si aggiungerà quello spirito di intraprendenza, il piacere di giocare con la tranquillità di chi è sicuro dei propri mezzi, i successi non mancheranno.
Per ora, ed è tanto, è giusto godere dell’entusiasmo che, dopo tanto tempo, si torna ad assaporare nello stadio e fuori il Caslini, tra la gente.
Comments