ANAGNI. Lo storico palazzo anagnino, recentemente riaperto dall’Amministrazione Comunale, ospita la Casa della Cultura e dei Giovani del Comune di Anagni, inaugurata a sugello del completamento dei lavori di restauro, messa in sicurezza e riqualificazione del piano nobile e delle cantine effettuati dall’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Daniele Natalia.
Le porte di Palazzo Bacchetti si sono riaperte venerdì 10 marzo dopo trent’anni, con uno spettacolo teatrale su una curiosa vicenda datata 1904, quando l’allora Ministro della Giustizia del Regno d’Italia, Scipione Ronchetti, venne a Palazzo bacchetti ad inaugurare la corrente elettrica della città. Si è proseguito poi con il valzer del Gruppo Danza Storica di Colleferro ed una esibizione del Coro Polifonico “Città di Anagni” nel salone delle feste.
A seguire, è stata scoperta una targa dedicata al compianto amministratore ed esponente politico Giovanni Stella, storico Assessore alla Cultura del Comune di Anagni dal 1990 al 1997, scomparso nel 2020, che ebbe l’illuminata intuizione di dare ad Anagni una “Casa della Cultura”, realizzata oggi dall’Amministrazione Natalia. È stato poi il momento di visitare le stanze del Palazzo, ognuna dedicata ad un artista anagnino. Nello specifico Palazzo Bacchetti ospita permanentemente opere di Giovanni Colacicchi, dei suoi allievi, di Tommaso Gismondi e di Egidio Ambrosetti, mentre lo scultore anagnino di fama mondiale Jago, in occasione dell’apertura, ha esposto la sua opera “Reliquia”.
Le sale del Palazzo saranno, inoltre, a disposizione per eventi di alto profilo come conferenze, convegni e corsi ed ospiteranno la Scuola di Musica Comunale, la UNITRE, il Coro Polifonico “Città di Anagni”, l’Ecomuseo Anagnia ed il Sovrano Militare Ordine di Malta.
Il Sindaco Daniele Natalia dichiara: «Una città a vocazione culturale ha bisogno di un polo culturale di alto livello. Ad Anagni questo polo è Palazzo Bacchetti, non più un progetto ambizioso, ma una realtà che cambierà il volto della politica e dell’accoglienza culturali nella nostra città. Con Palazzo Bacchetti voluto fornire uno spazio ai nostri artisti più famosi, dal pittore Colacicchi ed i suoi allievi, agli scultori Gismondi ed Ambrosetti, con la possibilità di ampliare ulteriormente le collezioni esposte ed organizzare anche nuove mostre, poiché la Casa della Cultura, viste anche le associazioni che ospita, è uno spazio non statico ma proattivo per la diffusione dell’arte e della conoscenza. Basti pensare che per l’inaugurazione avremo anche un’opera di Jago, che espone per la prima volta ad Anagni, sua città natale, regalandoci un momento di assoluto valore. Un ringraziamento particolare va all’Assessore Vittorio D’Ercole, all’Assessore Carlo Marino, all’Ufficio Tecnico ed all’Arch. Peppino Scandorcia, Direttore dei Lavori, per l’impegno profuso nella realizzazione della Casa della Cultura e nella restituzione alla città di Palazzo Bacchetti, centro di Piazza Massimo D’Azeglio e struttura di grande pregio, tra le più importanti della Provincia di Frosinone».
Aver dato, finalmente, alla cultura ed ai giovani di questa città uno spazio per loro, aperto, fruibile, d’impatto è stata un’emozione che difficilmente un amministratore ha la fortuna di vivere.
È stata una giornata storica per Anagni e per la cultura anagnina. Ma soprattutto un grazie va agli anagnini che il giorno dell’inaugurazione hanno riempito le sale di Palazzo Bacchetti donandogli vita, rendendo quello spazio idoneo a fare quello per il quale abbiamo tanto lavorato: essere vissuto ed apprezzato, amato e rispettato».
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