COLLEFERRO - Come promesso, in questo numero andremo ad approfondire il tema “MINERVA”.
Minerva è una società consortile a responsabilità limitata i cui soci sono Colleferro, Segni, Labico, Genazzano, Carpineto Romano, Nemi, Gavignano, Gorga e Capranica Prenestina.
Creata nel 2018 inizia l’attività nel 2019 e nel 2020 subentra a Lazio Ambiente assumendone la maggior parte dei lavoratori.
Il servizio che presta riguarda la raccolta dei rifiuti solidi urbani ed assimilabili (spazzamento manuale e meccanico, Gestione delle isole ecologiche, Taglio del verde a richiesta). Dal gennaio 2022 Minerva ha inoltre avviato la gestione della discarica di Colleferro tramite affitto di ulteriore ramo di azienda di Lazio Ambiente SPA.
Avendo ereditato i “clienti” di Lazio Ambiente, ci si sarebbe aspettata una maggiore affluenza da parte dei comuni della valle del sacco, invece, per esempio Montelanico non aderì preferendo affidare il servizio mediante gara ad un privato ed altri comuni come Segni, tentennarono fino alla fine cedendo poi (forse) alle pressioni politiche dell’allora governo regionale.
Il suddetto consorzio ha un capitale sociale di euro 79.168,84 ed è sufficiente vedere i bilanci ed il suo andamento abbastanza regolare anche nel valore della produzione.
Dall’ultimo bilancio approvato quello del 2022, ci si può domandare come mai nonostante i maggiori ricavi (quindi i mezzi sono stati adoperati maggiormente) e nonostante il valore della produzione sia di 2 milioni superiore all’esercizio precedente (del 2021) non vengono effettuati gli ammortamenti (che è un procedimento amministrativo-contabile con cui il costo di un bene viene ripartito nel corso di più esercizi+). Gli ammortamenti effettuati persino nel 2019 quando vi era una perdita di 92mila euro.
E’ da dire sul punto che proprio con l’di approvazione del bilancio chiuso al 31.12.2022 ci sono state le dimissioni in blocco dell’intero Collegio Sindacale (ad oggi, sostanzialmente, non ci sono motivazioni che ne abbiano giustificato esattamente il motivo).
Ci si interroga spesso sul futuro di questa azienda, sul come possa andare avanti senza un business plan che preveda la realizzazione degli impianti di smaltimento oppure che fine farebbe qualora qualche Comune risultasse inadempiente ai pagamenti come successe con GAIA spa. Una piccola nota sulla questione impianti, qualora fossero previsti, quali e dove verranno realizzati?
Infatti, come già avevamo preannunciato nello scorso numero di giornale, oggi la TARI a Colleferro, per le utenze domestiche è aumentata più del 10% rispetto al 2023, generando la protesta di tanti cittadini e del consigliere Patrizi (FDI) che attraverso un video ha manifestato il suo dissenso.
Tabella esplicativa sulla tariffa rispetto al 2023.
L’ultimo aumento non è stato il primo, infatti già nel 2016 ci fu un incremento della TARI nonostante il grandissimo impegno dei cittadini nella raccolta differenziata.
Ad oggi, l’amministrazione si difende dicendo che l’adeguamento è stato causato dalle indicazioni ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti ed ambiente). Una motivazione non sufficiente a giustificare tale aumenti la cui consistenza non trova paragoni in altri comuni appartenenti a Minerva.
Sappiamo che, esistono nella Regione Lazio altri consorzi che gestiscono la raccolta dei rifiuti e la nettezza urbana, Volscambiente, AeT spa tra tutte. Per trasparenza, sarebbe profittevole analizzare e comparare a parità di servizio e di area cittadina, il costo di Minerva rispetto alle altre società.
Nei prossimi numeri cercheremo di capire ed analizzare meglio.
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