A colloquio con Matteo Amici capitano del Colleferro Calcio, analisi sul campionato di Eccellenza.
E’ terminato il girone di andata del campionato di Eccellenza, con alterni risultati per la SSD Colleferro.
La società occupa attualmente metà classifica, in una zona che ancora non la mette al sicuro.
Ripescata dalla promozione, dopo il cambio della proprietà e la ristrutturazione organizzativa, l’obiettivo principale resta quello di confermarsi nella categoria per poi, nelle prossime stagioni, tentare la scalata alle serie maggiori.
Per una valutazione delle prestazioni fin qui espresse dalla squadra allenata da Antonio Battistelli abbiamo incontrato il capitano Matteo Amici.
“Credo che nel complesso siamo in linea con le aspettative- esordisce il capitano - Il nostro obiettivo era la salvezza, dopo essere saliti dalla promozione all’eccellenza.
Purtroppo abbiamo lasciato per strada punti nella fase iniziale del campionato e nelle ultime partite. C’è un grande rammarico tra noi giocatori per questo. Anche perché abbiamo disputato ottime partite tra queste due fasi, mostrando qualità di gioco e buona organizzazione di squadra. Siamo riusciti a vincere anche con compagini date tra le favorite. E questo ci deve far capire che non dobbiamo temere nessuno e farci valere su ogni campo”.
Sul lavoro della società e i segnali di rinnovamento offerti nei pochi mesi in cui ha operato la nuova proprietà, Amici dice di vivere con serenità la nuova esperienza.
“Sta a noi ripagare la fiducia che ci viene dalla società nel suo complesso, dallo staff tecnico ai vertici dirigenziali.
Peraltro, si sta investendo molto sui giovani calciatori di Colleferro.
E’ un segnale importante.
Prima dell’arrivo di mister Battistelli ero rimasto soltanto io come colleferrino.
Erano almeno dieci anni che non si vedeva qualcosa del genere.
Ora ci sono partite dove in campo scendono da titolari 6- 7 giocatori nati a Colleferro.
E’ un segnale importante per il calcio della nostra città, per le famiglie di tanti ragazzi, per il settore giovanile in costante crescita e per l’intera tifoseria”.
“Ora c’è una mentalità bellissima – sottolinea il capitano – Quando ho iniziato a giocare con questa maglia per me è stato un grande onore. E oggi rivedo lo stesso entusiasmo e lo stesso senso di appartenenza in tanti ragazzi del posto che dalle giovanili hanno esordito in prima squadra”.
Un fattore importante è rappresentato dal pubblico dei tifosi.
Parlando di loro Matteo Amici non nasconde l’emozione.
“Per qualunque giocatore di qualsiasi categoria giocare in una cornice di pubblico è motivo di soddisfazione. Poi, questo gruppo di ragazzi che non ci fa mancare il sostegno anche nei momenti difficili delle gare e che ci segue, con la stessa passione, anche nelle trasferte, è ragione di orgoglio e anche di responsabilità. Ci sentiamo più motivati e responsabili. Non vogliamo deluderli e ci spronano a dare tutto quello che abbiamo sul campo. Avvertiamo di doverli ripagare per questa loro dedizione con il massimo impegno”.
“Siamo una squadra giovane – conclude il capitano rossonero – abbiamo bisogno del sostegno dei tifosi. Il campionato è lungo, pieno di insidie. Non sarà facile raggiungere i traguardi che ci siamo prefissi. Ma siamo consapevoli della nostra forza di squadra. La coesione tra di noi è molto forte. Facciamo gruppo dentro e fuori dal campo. E questo è un valore importante”.
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