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Jane April

Un amico per la vita

Noi, la generazione del Duemila


Oggi giorno sentiamo spesso dire che avere un fratello o una sorella, ci possa salvare la vita.

Ma come può una persona incidere così tanto su di noi? Credo che non esista legame d’amore più puro e profondo di quello che si instaura tra due fratelli.

Ed è proprio grazie a questo legame, che si può rispondere al quesito, in quanto l’altro inizia ad avere la capacità di cambiare e migliorare giorno per giorno gli aspetti della tua vita anche pronunciando una sola parola.

Quella persona, d’altronde, soprattutto nel caso di un fratello o una sorella maggiore ti conosce meglio di chiunque altro, forse anche meglio degli stessi genitori. Ti sa ascoltare e cerca di capirti, guardandoti con occhi di chi probabilmente ha già vissuto un esperienza del genere; sa esattamente come comportarsi quando stai male; fa finta di fare il duro e disinteressarsi a te, anche se sa che ti proteggerebbe da tutto; ti rimprovera per il tuo bene; ti insegna ad essere parte del mondo e a farti rispettare. In poche parole, è il tuo amico per la vita.

Ma cosa secondo me ancor più speciale è la complicità che nasce in questo tipo di rapporto, che a tutti gli effetti si può definire complicità con la c maiuscola. Questa, infatti, non è altro che il frutto dell’aiuto reciproco e della voglia di non lasciarsi dividere da nessuno.

Non dovrebbe mai accadere infatti che due persone che hanno condiviso tanto insieme si separino per opera di qualcuno o qualcosa, soprattutto in questi casi. Un fratello è per sempre il dono più grande che ci possa esser fatto, anche se all’inizio ci sembra una cosa brutta condividere l’affetto e l’amore dei nostri genitori con qualcuno, o i nostri giochi e i nostri spazi.

La solitudine non potrà mai esser migliore della compagnia di un fratello e questo lo si può imparare solo crescendo. La famiglia sarà sempre il nostro rifugio, e un fratello sarà lì per noi nel bene e nel male.

Ci rendiamo conto che non è poi così male avere un supporto e un legame che comunque passi il tempo resta confinato in quel piccolo ricordo della nostra infanzia.

Tendiamo spesso a pensare che però un fratello debba per forza avere il nostro stesso “sangue” quando secondo me, una persona diventa degna di questo titolo anche quando non avendo i nostri stessi geni, farebbe lo stesso di tutto per noi. O ancora che si conosce fin da quando si è piccoli, tanto da considerarlo fratello per scelta a tutti gli effetti come capita nei film.

Non credo infatti che serva un legame di sangue, per provare un sentimento incondizionato di affetto e di protezione verso qualcuno. Talvolta un sentimento puro si instaura proprio nei fratelli per scelta.



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