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Valmontone, perché nessuno parla di università agraria?

Da tre anni non si rinnovano la presidenza e il consiglio dell’ente. Uno scandalo.

Il Sindaco di Valmontone Latini e il Presidente dell’Università Agraria Pizzuti

Perché a Valmontone non si parla più di Università Agraria?

Ve lo ricordate quando – sulle vestigia di un'epoca ormai passata – venivano chiamati al voto i soli capifamiglia di Valmontone per rinnovare la composizione dell’Università Agraria, ossia quell’Ente che, oggi come allora, amministra un’ingente patrimonio collettivo e rappresenta i cittadini valmontonesi in materia di usi civici?

Contro tale disposizione per certi versi retriva, si esercitò l’azione dissolvente del Pizzuti Roberto – attuale presidente dell’Ente – che attraverso una rivisitazione dello Statuto ha previsto – tra le altre cose – che il corpo elettorale sia attualmente composto da tutti gli iscritti nella lista elettorale del Comune di Valmontone.

Fin qui tutto bene, se non fosse che lo stesso Pizzuti ha poi iniziato “a dare i numeri” e per numeri intendo le diverse date - puntualmente prorogate- in cui annunciava che si sarebbero svolte le elezioni per il rinnovo del Presidente e del Consiglio dell’Ente.

Tra le varie motivazioni addotte c’era l’andamento della pandemia, poi la proroga dello stato di emergenza decisa dal Governo, fino alla mancata messa a disposizione da parte del Comune di Valmontone di locali congrui per lo svolgimento delle consultazioni elettorali.

A conti fatti Roberto Pizzuti “siede” sulla poltrona da Presidente da circa 8 anni e negli ultimi 3 senza esserne legittimato, visto che il suo mandato scadeva nell’ormai lontano ottobre 2019. Ma chi può fermare questa sua folle appropriazione del diritto di voto dei cittadini valmontonesi?

Da Valmontone tutto tace e dopo aver provato a contattare qualche consigliere nessuno si è sentito di voler esprimere opinioni sul tema o chiarire qualche nostro dubbio.

Ma perché? Le elezioni rimandate “a data da destinarsi” non indignano più nessuno?

A questo punto proviamo a scorrere sul profilo Facebook del Pizzuti in cerca di comunicazioni date dallo stesso attraverso l’ausilio del canale social ma anche qui la nostra ricerca non produce nulla di utile.

Ci chiediamo se i cittadini valmontonesi siano pienamente consapevoli dell’importanza che riveste l’Università Agraria, quale Ente che gestisce ed incassa ingenti introiti, tra i quali anche gli affitti dei terreni sui quali sono stati edificati Outlet e parco giochi “Magic Land”.

E poi ci chiediamo se sia stata sufficientemente spiegata e compresa la portata innovatrice che la succitata modifica dello Statuto ha prodotto nella veste giuridica dell’Ente stesso, passato da ente pubblico supervisionato dalla Regione ad ente dotato di personalità giuridica di diritto privato e del tutto assimilato ad un’associazione privata.

Questo sta ad escludere, in altri termini, ogni forma di controllo e/o vigilanza dei pubblici poteri - che non siano quelle generalmente previste dall’ordinamento giuridico. I beni di proprietà collettiva e i beni gravati da diritti di uso civico sono oggi amministrati, con ampissimi margini di autonomia, da quella che possiamo a tutti gli effetti considerare un’associazione privata e sulla quale né il Comune di Valmontone, né la Regione Lazio hanno spazio di controllo e/o interferenza, ma – badate bene – il Presidente resta l’unico garante del rispetto della Legge.

E nella maggioranza che governa la Città cosa ne pensano?

Il Sindaco Latini, in un post datato ottobre 2020, faceva sapere di aver interrotto i rapporti di fiducia con l’attuale presidente Pizzuti, in principio sostenuto proprio da Libera Valmontone e dallo stesso Latini. Dopodiché il silenzio più totale.

Vale la pena ricordare che il Presidente cesserebbe dalla carica in caso di approvazione di una mozione di sfiducia sottoscritta da almeno due quinti dei consiglieri che, a questo punto, giocherebbero un ruolo fondamentale per mettere fine ai folli giochi di potere del Pizzuti.

Dunque la domanda sorge spontanea: perché questi signori tengono in carica il Presidente continuando a sostenere questa assurda situazione?

I mal pensanti sarebbero portati a credere che i circa 2000 euro lordi mensili che riceve il Presidente e gli 800 euro spettanti agli assessori rappresentino una valida motivazione per ingoiare anche le pillole più amare.

Lo ricorderete tutti quel famoso video girato sui social nel quale il Pizzuti imbrattava i muri della Città dello Sport, munito di secchio e di vernice, scrivendo la parola “DEMENTI”.

Non sarà che lo stesso aveva già una visione chiara e limpida di quella che sarebbe stata la situazione al punto da apostrofare a caratteri cubitali la considerazione che ha di tutti quelli che nutrono l’amara illusione di poterlo contrastare? Per citare uno scrittore a noi caro potremmo dire “ai posteri l’ardua sentenza”.


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