In un momento storico come quello attuale, mentre il mondo combatte contro virus, guerre, e violenze gratuite di ogni genere, aver partecipato al Raduno Nazionale Associazione Arma Aeronautica – Aviatori d’Italia, che si è tenuto ad Alghero (SS) dal 20 al 22 maggio 2022 per il centenario dell’ A.M., ha riscaldato gli animi dei militari in congedo, di quelli ancora in servizio, dei cittadini di Alghero, dei cittadini venuti da ogni parte della regione Sardegna e dal continente, dei ragazzi spagnoli o francesi arrivati appositamente per vedere l’esibizione PAN (Frecce Tricolori).
E non si possono dimenticare i soci simpatizzanti dell’Associazione Arma Aeronautica di Segni, Presidente Gen. B. Carlo Tagliente organizzatore, ma accompagnati dal Vice Presidente T.Col. Gianfranco Sulis, dal Tesoriere M.llo Sc. Mario Navarra e dal socio Cataldo Pizzuti.
Tre giorni intensi, tra concerti, onori ai caduti in ricordo delle vittime del bombardamento maggio 1943, il concerto della Banda A.M., l’esibizione PAN (Frecce Tricolori) e a conclusione la sfilata di tutti i radunisti militari e civili, che hanno sfilato in gruppi compatti, suddivisi per aree geografiche, in ordine alfabetico, la Sezione AAA di Torino che sfilava per prima e la Sezione di Alghero per ultima di chiusura, in testa a ciascun gruppo regionale sfilavano in fila di tre, i Labari delle sezioni e dei Nuclei componenti il gruppo stesso.
Davanti ai gruppi sfilava la Banda A.M. seguita dalla Bandiera Nazionale portata da 6 alunni delle scuole medie, e dai Gonfaloni del Comune di Alghero, Provincia di Sassari e Regione Sardegna, e infine i medaglieri Nazionali AAA al Valore Militare e Valore Aeronautico accompagnati dai membri del Consiglio Direttivo Nazionale, del Collegio dei Probiviri e dei Revisori dei Conti.
La sfilata si concludeva in Piazza Sulis, attesa dal Sindaco di Alghero, dal Presidente Nazionale Gen.S.A.(c) Giulio Mainini, dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Gen. S.A. Luca Goretti e dal Presidente della Regione Sardegna.
Nel vedere l’esibizione delle Frecce Tricolori, tutti i nasi erano all’insù, meravigliati dalle peripezie che sembrerebbero crearsi al momento, ma in realtà vengono provati per ore, i militari in congedo ma non solo, attraverso i giovani piloti, rivivono un senso di invincibilità e di orgoglio nell’averli nel loro corpo militare.
I partecipanti civili e militari si emozionano sono pervasi dal patriottismo, pervasi dall'amore per l’Italia abbracciando valori e credenze, rafforzano l'ammirazione verso il proprio paese. Si sentono protetti pur consapevoli che la loro missione è proteggere.
Anche se il militare è colui che milita, dal latino mīlĭto, per estensione “prestare servizio”.
Il militare è colui che sceglie di prestare servizio in armi. Il militare è colui che sceglie di servire.
I militari sono addestrati a svolgere compiti di sicurezza nazionale e agire in situazioni traumatiche.
Sono addestrati ad essere in prima linea in battaglia, intervenire nelle emergenze nazionali, prestare soccorso in caso di disastri e fornire aiuti alle popolazioni ospitanti di Stati amici e nemici.
Se durante il servizio dovevano mantenere una corazza in rappresentanza della virilità, forza, rigore, e disciplina, in questi tre giorni, fanno crollare le difese, rimangono militari, ma umani, che, mentre sono affascinati dai loro colleghi nelle peripezie acrobatiche gli occhi si inumidiscono e si suggestionano.
In quel momento ognuno immagina di essere un pilota, i più piccoli cominciano a fantasticare, i grandi lo fanno in un modo diverso, perché sanno di aver superato il momento, qualcuno è in attesa di diventarlo, ma i militari in congedo è come se in quel momento stessero pilotando loro e stessero esibendosi per la platea.
Orgogliosi di aver indossato e di indossare ancora quella divisa blu. Indossare la divisa li riporta indietro nel tempo, sembra quasi che mostrino nel corpo una prepotenza adolescenziale, le divise sono impeccabili, il portamento regale, subentra una complicità amichevole, una solidarietà da commilitoni, si sentono parte di un gruppo, o meglio parte di un tutto.
Durante la sfilata, i cittadini applaudono e ringraziano i militari per la loro presenza, per il loro lavoro, per le competenze, per le loro strategie, per essere pronti.
Pronti nel passato pronti nel presente e pronti nel futuro.
Applaudono la presenza delle donne nel corpo militare, e per l’occasione le donne associate, si sono sentite appartenenti all’arma aeronautica, anche solo mettendo una camicia, un cappello, un foulard. Sfilano con orgoglio e onore accanto ai militari.
Sentono l’appartenenza, quell’appartenenza che si respira in questi giorni, dove interagiscono gli uni con altri secondo modelli, provano sentimenti di appartenenza, e ognuno si sente parte del gruppo in base alla considerazione degli altri membri.
La partecipazione all’evento è stata possibile grazie all’impegno e all’organizzazione dell’Associazione Arma Aeronautica di Segni, che ci ha coinvolti rendendoci “eroi” per un giorno, e nei tempi di pausa ci ha fatto conoscere posti incantevoli della Sardegna.
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